martedì 17 gennaio 2012

La Cattedrale di Troia


A colpire chi ammira la Cattedrale di Troia, vicino Foggia, non è la grandiosità dell'edificio, ma l'armonia della costruzione. Tutta risulta proporzionato anche nelle grandi dimensioni della costruzione.

L'edificio, costruito tra il 1093 e il 1125, è uno dei massimi capolavori dello stile romanico pugliese, ma risente anche di influenze dello stile pisano-orientale.

Troia (FG) - Cattedrale

La Cattedrale testimonia l'importanza del Vescovado di Troia nel Medioevo. Il Vescovo della città dipendeva direttamente da Roma e dalla Santa Sede e fu, per un lungo periodo, l'unico rappresentante del potere temporale in questi luoghi, compiendo miracoli di diplomazia nel ricucire i rapporti tra i nobili locali, il Regno e il Papato.

I lavori per la costruzione della Cattedrale, costruita sulla base di un preesistente edificio bizantino e con materiali riutilizzati dall'antica città romana, vennero patrocinati e finanziati dal vescovo Guglielmo II dal 1106. I lavori continuarono a lungo. Nel 1119 venne posta la porta di bronza, realizzata da Oderisio da Benevento, che completava stilisticamente la facciata e celebrava la gloria del vescovo e la sua abilità nel mediare i rapporti tra la Santa Sede e i baroni normanni.
Troia (FG) - Cattedrale
Il portale di bronzo, con i suoi 28 riquadri, ognuno rappresentante una scena, una situazione o un personaggio differente, è una rarità per le chiese antiche di tutta l'Italia.

Troia (FG) - Cattedrale

Ad arricchire e impreziosire la facciata e tutta la costruzione è il rosone, eccelso esempio di tecnica scultorea a traforo. E' un mix di arte e simbolismo. 
Dal centro del rosone si irradiano 11 colonne che suddividono lo spazio in altrettanti spicchi, decorati con diaframmi traforati diversi tra loro e diversi dalla decorazione degli archi, che portano ad ottenere decorazioni differenti ottenute con la tecnica del traforo, facendo apparire il rosone come un ricamo merlettato. 
Le colonne poggiano su un cerchio di pietra lavorata a squame che ricorda un serpente che si morde la coda, simbolo dell'eternità, della morte e resurrezione, oltre ad essere di forma circolare, simbolo della perfezione. Il centro del rosone simboleggia la figura di Cristo.
Le undici colonnine sono simboliche. E' sia il numero degli apostoli, senza considerare Giuda Iscariota, il traditore, escluso per sottolineare che che pecca veramente non può avere rapporti con Cristo.
Il numero undici, inoltre, rappresenta la somma e l'unione tra il Cielo (6) e la Terra (5) e quindi è tutto ciò che è divino.
Troia (FG) - Cattedrale

All'interno la Cattedrale è composta da tre navate, divise tra loro da tredici colonne marmoree. Il numero dispari è dovuto al fatto che la prima colonna sulla destra è doppia. Anche questo numero, il 13, rappresenta Gesù e i suoi apostoli (calcolando questa volta anche l'Iscariota).

Da notare all'interno dell'edificio l'asimmetria dell'abside, utilizzata per migliorare l'acustica e per distinguere il luogo delle credenze popolari (le navate) da quello della vera conoscenza divina (abside).



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