Simbolo dell'importanza raggiunta dall'antica Lupiae tra il I e il II secolo d.C., l'Anfiteatro Romano di Lecce è uno dei monumenti più importanti e meglio conservati del capoluogo salentino.
Lecce (LE) - Anfiteatro Romano |
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La struttura, usata per le venationes, cioè le cacce di animali selvaggi, come dimostrerebbero i numerosi rilievi marmorei che lo decoravano e che rappresentavano scene di caccia e combattimenti tra cacciatori e animali, venne scoperto nella centralissima Piazza Sant'Oronzo durante i lavori di costruzione del Palazzo della Banca d'Italia, effettuati nei primi anni del Novecento.
Le operazioni per riportare alla luce i resti dell'Anfiteatro continuarono, grazie alla volontà dell'archeologo salentino Cosimo De Giorgi, sino al 1940.
Quello che oggi vediamo è solo un terzo dell'intera struttura. Il resto dell'Anfiteatro rimane nascosto nel sottosuolo di Piazza Sant'Oronzo, dove si ergono alcuni edifici e la Chiesa di Santa Maria della Grazia.
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L'Anfiteatro romano scomparve a causa della crescita a strati sovrapposti di Lecce e di terremoti e devastazioni che ricoprirono di detriti e macerie la struttura.
Realizzato in parte direttamente nella roccia e in parte costruito su arcate in opera quadrata, oggi rimangono allo scoperto, oltre ad una parte dell'arena ellittica, due corridoi anulari, uno che corre sotto le gradinate, l'altro, esterno e porticato, a cui appartengono i pilastri sui quali era imposto l'ordine scandito in una galleria di fornici, come nel Colosseo e nell'Arena di Verona.
L'arena era divisa dalla cavea, l'insieme delle gradinate dove prendevano posto gli spettatori, da un muro ornato con un parapetto, adorno di rilievi marmorei.
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Nel muro divisorio tra l'arena e la cavea si aprivano diversi passaggi di comunicazione col corridoio centrale ed un piccolo corridoio, scavato dietro l'arena ed adibito ai servizi del monumento.
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La parte più alta della cavea era ornata con statue e colonne scanalate di cipollino africano.
Tra le decorazioni scultoree di particolare interesse è la statua della dea Athena.
I marmi e le decorazioni che arricchivano l'edificio sono in gran parte conservate presso il Museo cittadino.
L'Anfiteatro, che misurava complessivamente 102 metri in lunghezza e 83 metri in larghezza, poteva contenere, secondo alcuni studiosi, quasi 25.000 spettatori, mentre secondo altri gli spettatori potevano essere "soltanto" 14.000.
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Oggi l'Anfiteatro romano di Lecce continua ad ospitare spettacoli teatrali e rappresentazioni sceniche di autori antichi e moderni.
Assolutamente da non perdere è il presepe che durante il periodo natalizio viene realizzato al suo interno. Un presepe molto legato alla tradizione e all'ambientazione salentina, fatta di trulli e di muretti a secco.
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