Lungo le pareti rocciose del Canale Reale, a pochi chilometri da Brindisi, si trova un importante villaggio rupestre, nel quale è conservata la Chiesa rupestre di San Biagio.
San Vito dei Normanni (BR) - Chiesa rupestre di San Biagio |
Le grotte vennero utilizzate da monaci italo - bizantini che qui si insediarono prima del XII secolo.
San Vito dei Normanni (BR) - Chiesa rupestre di San Biagio |
La Chiesa rupestre è dedicata a San Biagio, un taumaturgo particolarmente venerato dalle popolazioni rurali che in trovavano un difensore contro i parassiti dei campi e contro le malattie legate alla gola, curate con l'acqua raccolta dalle fonti a lui dedicate.
La Chiesa rupestre di San Biagio è posta al centro del villaggio, nelle vicinanze della grotta dell'Igumeno, il capo della comunità religiosa.
Oggi la Chiesa rupestre di San Biagio, affidata alle cure del comune di San Vito dei Normanni, si presenta come un ampio vano rettangolare, nel quale si possono distinguere due zone: il Naos, dove veniva celebrato il rito religioso, e il Bema, riservato ai fedeli.
ll tempio, originariamente, aveva due ingressi, uno per accedere al presbiterio e l'altro per i fedeli.
Le pareti e la volta conservano un ciclo pittorico tra i più interessanti della Puglia, dove i modelli bizantini si uniscono alle tradizioni locali.
Gli affreschi rappresentano scene cristologiche, tratte anche dai Vangeli apocrifi, e figure di Santi, tra cui spicca, per ovvi motivi, San Biagio.
San Vito dei Normanni (BR) - Chiesa rupestre di San Biagio |
I Santi rappresentati sono sia latini che orientali, particolare comune a molte delle chiese rupestri del brindisino, presenti lungo l'ultimo tratto della Via Francigena.
Le pareti della Chiesa di San Biagio sono piene di iscrizioni in lingua greca.
Le iscrizioni poste vicino agli affreschi dei Santi hanno la funzione di identificarli.
Particolare è la doppia iscrizione che accompagna la figura di San Nicola. Qui l'iscrizione è in greco e in latino. Questo rappresenta un segno di continuità religiosa tra la Chiesa Ortodossa e quella di Roma e testimonia la presenza sul territorio pugliese di fedeli ortodossi e la pratica di culti religiosi diversi svolti nelle stesse chiese.
Sulla volta, all'altezza dell'ingresso principale, è conservata un'iscrizione che riporta la data dell'8 ottobre 1196 e fornisce importanti informazioni sul mecenate che commissionò il ciclo pittorico, sull'Igumeno bizantino, sul capomastro e sul pittore.
Purtroppo non ci sono tracce dell'altare e dell'iconostasi (elemento divisorio ornato con icone che divideva la zona dei fedeli dall'altare), perduti a causa di manomissioni e furti avvenuti nel XVIII secolo.
San Vito dei Normanni (BR) - Chiesa rupestre di San Biagio |
La Chiesa rupestre di San Biagio, a San Vito dei Normanni, è, insieme al suo villaggio, una meta assolutamente da non perdere.
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