La Cattedrale sorge nel cuore del centro storico di Nardò, dove un tempo era presente la chiesa di Sancta Maria de Neritorio, costruita da monaci Basiliani che nel VII secolo qui si erano rifugiati per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste.
Dopo la conquista normanna di Nardò (1055), i monaci Benedettini sostituirono i Basiliani e a loro venne affidata la chiesa e il monastero.
Nel 1080 il conte normanno Goffredo fece edificare la nuova chiesa, dedicata a Maria SS. Assunta, sui resti della preestistente chiesa basiliana.
Dell'antica chiesa oggi si possono ancora vedere alcuni reperti, ritrovati durante i lavori di restauro avvenuti tra il XIX e il XX secolo.
Le notizie esistenti ci dicono che la Cattedrale di Nardò esiste sin dal 1088 e che l'edificio venne modificato, nel corso dei secoli, fin dal 1354, quando venne ricostruita la facciata, crollata a causa di un terremoto, e allungata la navata con due cappelle per parte, creando le due navate laterali.
Un nuovo terremoto, che colpì Nardò nel 1456, costrinse a realizzare nuovi lavori di consolidamento della Cattedrale.
Nel 1725 venne ricostruita la facciata, ad opera dell'architetto Ferdinando Sanfelice, a cui si devono molti lavori di ricostruzione degli interni nello stile dell'epoca, come quelli che interessarono il Battistero nel 1728.
L'aspetto attuale della Cattedrale di Nardò si deve ai lavori di ripristino e di restauro operati tra il 1892 e il 1899 che ridiedero all'edificio il suo aspetto più classico.
Oggi la Cattedrale di Nardò si presenta con un impianto basilicale ed è suddivisa in tre navate, con due ordini di archi a sesto acuto e a tutto sesto, sorretti da pilastri rettangolari fasciati da semicolonne: le colonne e le pareti sono affrescate con opere duecentesche, trecentesche e quattrocentesche.
Tra queste spiccano per bellezza e senso artistico: le icone di San Nicola e di Sant'Agostino (XIV secolo), il Cristo Pantocratore (XII secolo), la Madonna col Bambino (risalente al periodo angioino) e il trittico di San Nicola, Madonna col Bambino e la Maddalena (1390 ca.).
Di notevole rilevanza è il crocifisso ligneo risalente al XII secolo, il Cristo Nero, così chiamato per la particolare colorazione scura del legno di cedro.
All'esterno della Cattedrale spicca il Campanile medievale, decorato da un motivo a zig zag, caratteristico del periodo angioino, e da formelle scolpite, risalenti alla fine del Trecento.
In un armadio a muro all'interno dell'edificio è custodito il Tesoro della Cattedrale, che comprende paramenti religiosi risalenti al Settecento, un ostensorio in argento, campanelli, croci e crocifissi d'altare, anelli in argento, urne, pissidi, un calice d'argento, traforato e scolpito, e una statua in argento che raffigura l'Immacolata su un globo.
La Cattedrale di Nardò è, senza ombra di dubbio, un tesoro storico, artistico e architettonico di prima importanza di tutta la Puglia.
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