Nel cuore del centro storico di Sannicandro di Bari, nella zona medievale del paese, tra le caratteristiche abitazioni a scalinata esterna, sorge il Castello, circondato dall'antico fossato d'epoca sveva, colmato e trasformato in strada nel 1836.
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Venne costruito a nord del piccolo centro che si stava sviluppando sui resti dell'antica Castel Mezzadro.
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Il nucleo originario bizantino del Castello di Sannicandro era costituito da una robusta cinta muraria che correva lungo i lati di un trapezio e che era munita di sei torri quadrilatere, distribuite nei quattro vertici e nel punto medio delle due basi del trapezio.
Con l'arrivo dei Normanni in Terra di Bari, il Castello di Sannicandro venne completamente ristrutturato secondo i canoni dell'architettura normanna.
Sui ruderi bizantini si ricostruirono le quattro torri d'angolo, collegate a quattro torri centrali. Un largo fossato e un ponte levatoio affiancarono, verso est, il torrione, per difendere meglio il Castello.
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Venne, inoltre, realizzato il palazzo baronale a ridosso della cortina di settentrione. Il palazzo era munito di un cunicolo di salvataggio che conduceva alla chiesa di San Giovanni fuori le mura, costruita dai Normanni stessi.
Nel 1087, i Normanni edificarono, all'interno del Castello, una cappella dedicata a San Nicola, per celebrare l'arrivo a Bari delle reliquie del Santo.
Federico II completò il Castello di Sannicandro, trasformandolo in un castello residenziale fortificato.
Una nuova cortina esterna circondò il Castello, protetto da un nuovo fossato.
La torre normanna centrale venne abbattuta per far spazio alla costruzione del nuovo palazzo baronale, impreziosito da tre meravigliose bifore e affiancato e difeso da due grandi torri.
Nel muro vennero nascosti i locali della falconeria, inaccessibili e privi di luce, come prescritto dall'imperatore svevo nel suo trattato sulla falconeria, "De Arte Venandi cum Avibus".
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Gli Svevi, infine, costruirono una nuova galleria di salvataggio sotterranea che sboccava in aperta campagna verso Bitetto.
La storia del Castello, come quella di Sannicandro di Bari, cambiò con l'arrivo degli Angioini.
Tradizione vuole che Carlo d'Angiò, prigioniero in Sicilia, ottenne la libertà grazie a San Nicola. Divenuto re, Carlo II d'Angiò offrì alla Basilica di San Nicola di Bari ampie rendite e ricchissime donazioni.
Fu così che, nel 1304, Sannicandro e il suo Castello passarono al Capitolo della Basilica barese, ricevendo in cambio stabilità e tranquillità.
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Il periodo di tranquillità terminò nell'Ottocento, quando il Castello di Sannicandro di Bari fu rovinato.
Per guadagnare e garantire il mantenimento della Basilica e del Capitolo di San Nicola, la cinta muraria fu aperta in più varchi per ricavarne botteghe, abitazioni, stalle, negozi che garantissero una rendita al Capitolo.
Il fossato venne colmato, la galleria sotterranea ostruita e le finestre bifore trasformate in balconi.
Passato al Comune di Sannicandro, nel 1957, il Castello, oggi, si presenta, dopo lunghi e attenti restauri, al massimo del suo splendore.
Sono così ben visibili e riconoscibili le due parti distinte, l'una nell'altra, costruite in epoche distanti tra loro, ad opera dei Bizantini e degli Svevi.
Sannicandro di Bari (BA) - Castello |
Il Castello mostra, così, due facce ben distinte. A sinistra, il prospetto di levante, la severa faccia di una fortezza vera e propria; a destra, la facciata di settentrione, ampia, alta, che fa pensare al prospetto di un sontuoso palazzo signorile.
Questo duplice aspetto, i corpi di fabbrica, realizzati con conci spianati e bugnati, e il contrasto di linee architettoniche sono tutte caratteristiche che differenziano il Castello di Sannicandro di Bari da tutti gli altri, rendendolo unico ed originale.
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