domenica 6 maggio 2012

La Cripta del Redentore

Nel borgo tarantino, la parte nata con l'espansione urbanistica della città dei due mari, è custodito uno dei monumenti più importanti della città, la Cripta del Redentore, il più antico luogo di culto cristiano di Taranto.
Taranto (TA) - Cripta del Redentore
La Cripta è un'antica tomba a camera di epoca greco-romana, alla quale si accede tramite un antico pozzo d'acqua sorgiva che immette in una grotta di forma circolare, le cui pareti sono decorate da affreschi di grande valore artistico risalenti agli inizi del XII secolo.

Taranto (TA) - Cripta del Redentore

Tradizione vuole che nella Cripta si celebrò il primo culto cristiano secondo la liturgia bizantina. 
La tradizione popolare, inoltre, ha fatto di questo posto il teatro della leggenda sulla prima evangelizzazione cristiana di Taranto. Si racconta che Pietro, arrivato a Taranto e volendosi dissetare, si diresse verso il pozzo che si trovava nelle vicinanze della Cripta. Accanto al pozzo sorgeva una statua in bronzo di una divinità pagana, per alcuni Zeus per altri Apollo. Nel momento preciso in cui Pietro si fece il segno della croce per dedicare il pozzo e la Cripta a San Giovanni Battista, la statua si frantumò e la gente del posto accorse a farsi battezzare dall'Apostolo.

Gli affreschi, risalenti al XII secolo, raffigurano il "Cristo Pantocratore tra San Giovanni e la Vergine" (nell'abside), e sulle pareti laterali raffigurano San Paolo, San Euplo e Santo Stefano.

Taranto (TA) - Cripta del Redentore

La Cripta divenne ben presto un centro importante e venerato per la vita religiosa tarantina, anche se si trovava in posizione eccessivamente periferica rispetto alla città, che a quei tempi corrispondeva prevalentemente all'attuale Taranto vecchia. L'importanza della Cripta spinse a costruire nelle sue vicinanze la Chiesa di Santa Maria Murivetere. 

Nel 1578, l'Arcivescovo di Taranto, Lello Brancaccio, chiuse al pubblico la Cripta. Alcuni sostengono per scarso amore verso tutti gli elementi bizantini della religione cristiana, altri per l'eccessiva lontananza dal centro cittadino, altri ancora raccontano che quando Brancaccio si recò in visita alla chiesa di Santa Maria si accorse che la Cripta era utilizzata come stalla. Fu questo, secondo loro, il vero motivo della chiusura della Cripta.

Dopo secoli di interramento e caduta nel dimenticatoio, la Cripta venne riscoperta nel 1899 dall'archeologo Luigi Viola, fondatore del Museo Archeologico di Taranto, durante dei lavori di ristrutturazione di una sua proprietà.
Taranto (TA) - Cripta del Redentore
Oggi la Cripta rappresenta una bellissima e unica testimonianza della storia e dell'arte tarantina. Assolutamente da visitare.

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