domenica 11 settembre 2011

La fede della transumanza

Il territorio di Foggia e molte delle sue tradizioni e culti sono legati  alle strade che la percorrevano e la percorrono ancora oggi. La Via Sacra dei Longobardi che conduceva al santuario di San Michele Arcangelo e le vie della transumanza che si legano al culto mariano, soprattutto a quello dedicato alla Madonna Incoronata ne sono un esempio.
Transumanza
Il culto per la Madonna Incoronata, secondo la tradizione, all'inizio fu un culto contadino, poi man mano si è consolidato come culto pastorale, seguendo la trasformazione delle Capitanata e dell'intero Tavoliere. Infatti, nel XV secolo, tutti queste terre cambiarono la loro "destinazione d'uso", quando per legge si abbandonò l'agricoltura per dedicarsi alla pastorizia.

Foggia - Madonna dell'Incoronata

Il Santuario sorge dove un tempo Federico II amava cacciare, in una foresta rigogliosa, di cui oggi rimane ben poco.
Il culto per la Madonna Incoronata risale all'XI secolo, quando la Madonna apparve su una quercia nel bosco l'ultimo sabato di aprile. Secondo la tradizione apparve al conte di Ariano, mentre questi si trovava nella foresta nei pressi del fiume Cervaro. Durante la notte, una luce vivissima attraversò la selva. Il conte, attratto dal chiarore, giunse ai piedi di una quercia dalla cui sommità una misteriosa Signora, presentatasi con il nome di Maria madre di Dio, gli indicava una statua di legno scuro fra i rami dell'albero. Nello stesso momento un contadino, mentre si stava recando a lavorare, assistette alla scena e si inginocchiò davanti alla Madonna, prese il paiolo che gli serviva per il pasto giornaliero e versò all'interno l'olio che gli sarebbe servito per l'intero mese e accese questa rudimentale lampada in onore della Madonna. Si dice che l'olio bruciò per anni senza consumarsi e ancora oggi resta il simbolo del Santuario. Il conte, invece, fece costruire una chiesetta nel luogo dell'apparizione, che sarà il primo nucleo del Santuario.
Il culto crebbe velocemente e il Santuario veniva visitato ogni anno da numerosi pellegrini, grazie anche alla vicinanza al Santuario di San Michele Arcangelo. La chiesa venne, quindi, ampliata grazie anche all'operosità dei monaci cistercensi che gestivano il Santuario, divenendo uno dei maggiori centri religiosi della Capitanata.
Quando, nel XIX secolo, gli ordini religiosi vennero soppressi e i loro beni confiscati, iniziò un periodo di decadenza e di abbandono anche per questo luogo, che solo agli inizi del Novecento si rianimò grazie all'opera e all'interesse di alcune famiglie foggiane e del clero della zona.
Il culto è ancora oggi molto forte e molto sentito. Molti sono i segni di devozione verso la Madonna.
Foggia - Santuario dell'Incoronata
Degno di nota è la Cavalcata degli Angeli, rappresentazione che rievoca il momento in cui gli angeli incoronarono la statua della Madonna.
Fino a poco tempo fa, era consuetudine che i pellegrini, giunti nelle vicinanze del fiume Cervaro, continuassero il cammino verso il Santuario a piedi nudi, in segno di umiltà e nel ricordo di Mosè a cui sul monte Oreb il Signore comandò di togliersi i sandali per la sacralità del luogo.
Usanza tipica dei pellegrini, ancora rispettata, è il triplice giro intorno al Santuario e l'unzione con l'olio sacro.
La pratica dei tre giri è una devota e sentita preparazione ad onorare ed incontrare la Madre Celeste per chiedere la grazia per sé e per i propri cari. Al termine dei tre giri i pellegrini, in gruppo ed ordinati, si radunano davanti al portone centrale della chiesa per l'ingresso comunitario nel Santuario. Alcune persone bussano e si presentano pronunciando il nome del gruppo e la loro provenienza, esprimendo il desiderio di essere venuti a trovare la Madonna Incoronata. Dall'interno viene aperta la porta e tutti i pellegrini entrano cantando un inno all'Incoronata.
La pratica della benedizione con l'olio sacro, infine, richiama alla memoria la storia del contadino e della sua lampada per onorare la Madonna.
Foggia - Santuario dell'Incoronata
(interno)


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