Tra i tanti personaggi che hanno arricchito la storia della Puglia trova spazio anche San Francesco d'Assisi.
San Francesco e Federico II |
Si racconta che un gentiluomo della corte barese di Federico II sentì predicare Francesco a Bari e, convinto che la castità del Santo fosse solo una bugia, convinse l'imperatore svevo a invitare il Poverello d'Assisi al Castello (I Castelli di Federico) e a tentarne la virtù.
Bari - Castello Svevo |
Il Santo accettò l'invito e, giunto al Castello, fu introdotto in una stanza dove avrebbe dovuto attendere Federico II. Ma al posto del Puer Apuliae nella stanza entrò una bellissima fanciulla, mandata per sedute il frate.
San Francesco cercò di dissuadere gentilmente la ragazza ma a nulla servirono le parole. Prese, quindi, tizzoni e braci dal camino e ne fece un giaciglio per terra. Si spogliò e si stese sul letto infuocato, invitando la fanciulla a fare lo stesso.
La ragazza, vedendo che il fuoco non bruciava Francesco capì di trovarsi davanti ad un Santo e, pentita, cadde in ginocchio invocandone il perdono.
Tracce di questo avvenimento e del passaggio di San Francesco a Bari non ne restano. L'iscrizione fatta collocare dai Frati sulla porta della cappella del Castello, infatti, è andata perduta. Resta, però, una bella storia che si tramanda da secoli e il ricordo dell'incontro tra due giganti della storia, Francesco e Federico.
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