martedì 24 luglio 2012

Roca Vecchia

Sul mare cristallino della Marina di Melendugno, una delle Bandiere Blu pugliesi del 2012 (Seguendo le Bandiere Blu) si trova la suggestiva Roca Vecchia, piccolo centro marittimo e turistico della costa adriatica pugliese.
Roca Vecchia (LE)
Roca Vecchia, oltre che per la bellezza dei suoi luoghi, deve la sua fama alla storia che la circonda e agli scavi archeologici che hanno permesso di conoscerla meglio e di studiarla. Inoltre, anche la mitologia latina ha sfiorato Roca Vecchia.  Leggenda vuole che qui, e non a Porto Badisco (Porto Badisco. Storia, magia e leggenda) o a Santa Maria di Leuca, sbarcò Enea al suo arrivo in Italia.

Roca Vecchia (LE)

Gli scavi effettuati hanno portato alla luce un imponente sistema di fortificazioni, risalente all'età del bronzo (XV -XI sec. a. C.), oltre a numerosi reperti che ricordano modelli minoici ed egei.
Sempre grazie agli scavi si è scoperto che Roca venne più volte distrutta e ricostruita, senza sapere, però, chi furono i popoli fondatori o se le sue fortificazione servissero a difendere una città o, come più probabile, un importante luogo di culto.

Numerose sono le tracce relative all'età messapica (IV - III sec. a. C.). Troviamo, infatti, una cinta muraria, un monumento funerario, diverse tombe e delle fornaci.

Roca Vecchia (LE)

Il sito venne successivamente abbandonato. Non si trovano tracce del periodo romano, mentre fu frequentato nell'alto medioevo da anacoreti, provenienti dall'Impero Romano d'Oriente, che con il tempo costituirono una comunità, abitando nelle tante grotte scavate nel calcare presenti sul territorio.

Nel XIV secolo, Gualtieri di Brienne, conte di Lecce, decise di ricostruire Roca facendone una città fortificata. L'area di Roca Vecchia era strategica, in quanto era il termine di una delle rotte di attraversamento del Canale d'Otranto, a lungo considerato ponte verso il vicino Oriente.

Gualtiero di Brienne fece erigere il Castello, di cui ancora oggi sono visibili i resti. L'edificio era cinto da un fossato e aveva protezioni verso il mare che rendevano difficile l'attracco. Le rocce tufacee della costa erano state, infatti, modellate nel corso dei secoli, in modo da consentire l'avvicinamento alla roccaforte soltanto tramite uno stretto passaggio, chiamato la Dogana.
Roca Vecchia (LE)
Nel 1480 la popolazione di Roca venne messa in fuga dalle incursioni turche. In quell'anno Maometto II, dopo aver conquistato Costantinopoli, inviò una spedizione che sbarcò sulla costa orientale del Salento. Roca Vecchia venne saccheggiata e divenne la base operativa dei Turchi per sferrare attacchi ad Otranto ed altri centri salentini.

Nel 1481 la cittadina venne liberata e divenne, dopo poco tempo, un rifugio per i corsari, fino a quando, nel corso del Cinquecento, venne rasa al suolo.

Roca Vecchia (LE)

Nel 1568 fu costruita la Torre di Guardia, a base quadrata e a forma troncopiramidale, tipica del periodo del Vicereame spagnolo. La Torre, ancora presente sul territorio, al momento si trova in pessime condizioni di conservazione e totalmente isolata. L'isolamento è dovuto all'ingresso dell'acqua marina nell'antico fossato che separava il borgo medievale dal Castello.

Tra le tante grotte presenti nel territorio di Roca Vecchia, spicca per bellezza e importanza storica la Grotta della Poesia (La Grotta della Poesia), di notevole importanza archeologico, in quanto nel 1983 vi furono ritrovate iscrizioni messapiche, greche e latine sulle sue pareti, da cui è stato possibile stabilire che la grotta fosse anticamente un luogo di culto del dio Taotor.

Roca Vecchia (LE)
Roca Vecchia conserva intatta la sua bellezza ed è una meta assolutamente da non perdere se vi trovate in Puglia.

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