domenica 29 luglio 2012

La Riserva Naturale di Torre Guaceto

A rendere bella la Puglia è anche e soprattutto la natura. Il mare trasparente e vincitore di importanti riconoscimenti (Seguendo le Bandiere Blu) e il suo territorio dove ulivi secolari spiccano sul terreno rossiccio e fertile.
Gioiello naturale della regione è sicuramente la Riserva Naturale di Torre Guaceto, a pochi chilometri da Carovigno, in provincia di Brindisi.

Carovigno (BR) - Riserva Naturale di Torre Guaceto
La Riserva si trova sulla costa adriatica dell'Alto Salento e grazie all'aiuto del WWF Italia è riuscita a difendersi dall'industrializzazione e dalla cementificazione selvaggia, conservando intatta la sua bellezza e proteggendo l'habitat di numerose specie di animali e una ricca vegetazione.

Carovigno (BR) -
Riserva Naturale di Torre Guaceto

La Riserva, come istituzione, diventa realtà nel 1991, quando nasce la Riserva Marina di Torre Guaceto. Nel 2000 viene istituita, invece, la Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, affidata ad un consorzio misto fra l'Amministrazione Comunale di Brindisi, quella di Carovigno e il WWF Italia.

La strada stale 379 percorre e divide il parco naturale, mostrando la diversità dei sistemi che caratterizzano Torre Guaceto.
Da una parte troviamo un sistema agricolo tipico dell'Alto Salento con grandi uliveti secolari, la divisione degli appezzamenti e la limitazione delle strade attraverso i muretti a secco di pietra locale. Caratteristiche, queste, ereditate dalla bonifica del territorio del 1931 che ha determinato la regolarizzazione dei confini, la divisione in piccole proprietà e la realizzazione di piccoli e modesti edifici colonici annessi (a oggi se ne contano circa 150).

Carovigno (BR) -
 Riserva Naturale di Torre Guaceto

L'altra parte, quella vicina al mare, ha caratteristiche più naturali. Qui troviamo un imponente apparato di dune che verso l'interno si anima con una fitta presenza di macchia mediterranea. 
La costa, verso sud, diventa bassa e rocciosa, con piccole spiagge dove la ricca vegetazione si spinge fin sul limite della costa.
Qui la crescita dei canneti ha parzialmente occupato le superfici libere dalle acque, creando un ricco sistema ambientale, luogo di passaggio per numerose specie di uccelli, anfibi e insetti legati ai sistemi umidi,

A Torre Guaceto trovano rifugio animali diversi per caratteristiche e abitudine.
Carovigno (BR) - Riserva Naturale di Torre Guaceto
Se è difficile riuscire a vedere i mammiferi notturni, come il tasso, la donnola o la faina, che di giorno sono nascosti in tane ben mimetizzate nella vegetazione, più facile è scorgere ai bordi dei sentieri innocui serpentelli.

Ma Torre Guaceto è soprattutto luogo prediletto dagli uccelli che nel suo canneto amano sostare o vivere. Qui possiamo ammirare piccoli uccelli, come l'usignolo di fiume, o uccelli di dimensioni maggiori come il rapace falco di palude o gli aironi e il tarabuso. Quest'ultimo, per mimetizzarsi tra le canne che lo circondano, può rimanere immobile per molto tempo o ondulare lentamente come una canna al vento.

La Riserva Marina è caratterizzata da una linea costiera molto varia, dove alla falesia argillosa si sostituisce quella rocciosa con contorni frastagliati che formano piccole insenature, fino a tratti costieri bassi e sabbiosi.
Qui le praterie di Posidonia Oceanica formano un habitat che fornisce cibo e rifugio a numerose specie della ricca fauna marina presenta. Ricco di vita, infatti, è il mare di Torre Guaceto, dove troviamo molluschi, spugne, anemoni di mare, stelle marine, polipi, scorfani e gorgoni e dove è possibile ammirare la celebre tartaruga Caretta Caretta e dove, al largo, se si è fortunati, capita di vedere gruppi di balenottere.

Carovigno (BR) -
 Riserva Naturale di Torre Guaceto

Nella Riserva è presente, inoltre, una torre d'avvistamento, da cui prende il nome il posto.
Di epoca aragonese, la torre ha base troncopiramidale e rispecchia tutte le caratteristiche essenziali delle torri del periodo aragonese.
La torre, probabilmente, venne costruita dagli Orsini, conti di Lecce, intorno al 1440. 
La sua posizione, oltre a far parte del sistema difensivo costiero, è legata ad altre torri interne che costituiscono il nucleo principale del Castello di Serranova. 
Rimaneggiata nel 1536 e nel 1654, la torre, tra il 1678 e il 1679, fece parte dei beni che la Commenda  dei Cavalieri dell'Ordine di Malta di Maruggio possedeva nel feudo di Guaceto.

Oggi la Riserva Naturale di Torre Guaceto è l'ennesima testimonianza della bellezza e della ricchezza naturale della Puglia.

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