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Rodi Garganico (FG) |
Quando Maometto II conquistò Costantinopoli, nel 1453, i Veneziani decisero di mettere in salvo il maggior numero di sacre icone che la città ospitava. Fu così che vennero riempite tutte le galee disponibili con le immagini. Durante il viaggio verso la città lagunare, una di queste galee, giunta a largo di Rodi Garganico, si fermò senza una spiegazione logica. Il comandante scese dalla nave per capire la ragione di questo avvenimento, ma non seppe trovare una spiegazione e neanche gli abitanti di Rodi seppero aiutarlo. Mentre tornava sulla sua nave, si accorse, però, che su un macigno stava ritta, senza nessun sostegno, una delle icone che trasportava. Pensando che fosse opera di qualcuno che tentava di rubare il carico della sua imbarcazione, il capitano ordinò di riportare il quadro sulla nave. Il giorno successivo, nonostante i venti e le correnti fossero propizie al viaggio, la galea non riuscì a partire. Il comandante scese nuovamente a terra e si accorse che l'icona era di nuovo sul macigno del giorno precedente. Comprendendo la natura miracolosa dell'avvenimento e interpretandolo come la volontà della Vergine di rimanere a Rodi Garganico, il capitano decise di donare la sacra immagine alla cittadina pugliese. All'improvviso la nave riuscì a ripartire e a giungere a Venezia in anticipo rispetto alle altre imbarcazioni partite da Costantinopoli.