Buona parte del centro storico di Conversano è occupata dal complesso del Monastero di San Benedetto, per molti secoli centro di potere della cittadina.
Conversano (BA) - Monastero di San Benedetto |
Notizie più certe, però, risalgono ai secoli successivi, quando il convento raggiunse elevato benessere, grazie alle donazioni e al favore della nobiltà.
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Nel 1098 Goffredo di Conversano concesse al Monastero di San Benedetto i diritti sul vicino paese di Castellana e pochi anni dopo, nel 1110, Papa Pasquale I decise che il monastero fosse direttamente soggetto alla Santa Sede e permise ai monaci di scegliere il proprio abate, sciogliendo il legame tra il convento e il vescovo locale.
Dopo che i benedettini, per i dissapori con il re Manfredi, abbandonarono Conversano, Clemente VII affidò il Monastero, con tutti i suoi privilegi e le sue ricchezze a un gruppo di monache cistercensi provenienti dalla Grecia.
La badessa del Monastero ottenne da Gregorio X il permesso di indossare le insegne vescovili e di fatto Conversano si ritrovò ad avere una badessa con enorme potere, prestigio e ricchezze, un caso unico che venne presto ribattezzato Monstrum Apuliae.
Le badesse si trovarono spesso a lottare con il vescovo per la supremazia cittadina.
Ad aumentare il loro potere e il loro prestigio era anche la provenienza delle badesse che discendevano dalle famiglie più ricche e potenti della città.
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Le badesse aumentarono il potere e la ricchezza del Monastero di San Benedetto, dimostrando il più delle volte la loro superiorità al vescovo.
Esempio di questa lotta tra i due poteri ecclesiastici, spesso combattuta attraverso la dimostrazione della propria ricchezza, è la storia del Campanile del Monastero.
Il Campanile di San Benedetto è, infatti, più alto di quello della Cattedrale. Le badesse dimostrarono così il proprio potere e la propria superiorità al vescovo.
A porre fine al loro potere fu la soppressione degli ordini monastici, emanata da Giocchino Murat nel 1810, che di fatto pose fine al Monstrum Apuliae.
Oggi il Monastero di San Benedetto conserva tutto il suo splendore e la dimostrazione della ricchezza e del potere raggiunto.
L'edificio ha poco della struttura originaria, se non una parte della cinta muraria risalente all'XI secolo.
Ad attirare l'attenzione è il monumentale portale laterale, risalente al 1658.
Ai lati del portale troviamo una coppia di leoni che reggono le colonne corinzie e un protiro decorato.
Conversano (BA) - Monastero di San Benedetto |
All'altezza del portale troviamo il Campanile barocco, ricoperto da maioliche bicrome uguali a quelle che rivestono la cupola posta sulla navata centrale.
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All'interno la chiesa del Monastero è a tre navate, caratterizzate dalle ricche decorazioni barocche che con i loro stucchi dorati illuminano tutta la chiesa.
Nel XVI venne eliminata l'abside per far posto al grande altare centrale che attira lo sguardo dei visitatori.
Sotto la chiesa si trova la cripta, dedicata a San Mauro, che per molti è la struttura originaria della chiesa, quella più antica. Al suo interno, a due navate e con archi a sesto tondo, è ancora possibile ammirare uno dei troni badessali.
Conversano (BA) - Monastero di San Benedetto |
Nel Monastero si trovano anche due chiostri.
Il primo, di età medievale, ha forma trapezoidale ed è caratterizzato dalle colonne binate con i loro capitelli in pietra intagliata. Affiancato al chiostro romanico si trova quello seicentesco.
A completare il complesso monasteriale sono le celle per le monache e la stanza della badessa, più grande e più ricca rispetto a quelle delle sue sottoposte.
Il Monastero di San Benedetto oggi ospita il Museo Civico di Conversano all'interno del quale è possibile ammirare, oltre a reperti archeologici ritrovati nel territorio, testimonianze della vita nel Monastero, tra le quali spicca la Porta dei 100 occhi, che serviva a chiudere una cella e a vigilare, con i suoi 100 occhi, l'integrità delle suore.
Il Monastero di San Benedetto a Conversano è un tesoro da scoprire.
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