Legata alla nascita e alla storia di Foggia, la Cattedrale conserva ancora oggi un ruolo centrale nella vita cittadina.
Foggia - Cattedrale |
Foggia - Cattedrale |
La Cattedrale venne costruita un secolo dopo il miracoloso ritrovamento, nel 1170, per ospitare la reliquia.
Col passare degli anni la Cattedrale assunse un ruolo predominante nello sviluppo della città e dell'intera Capitanata.
Questo ruolo fu favorito dalla predilezione di Federico II per la città e per la Cattedrale che divenne Cappella Imperiale.
Il favore verso il tempio continuò, anche dopo la morte dello Stupor Mundi, con i suoi eredi.
Anche gli Angioini favorirono la Cattedrale foggiana, tanto che qui, nel 1373, si celebrarono le nozze di Beatrice, figlia di Carlo I d'Angiò, con il figlio dell'imperatore di Costantinopoli.
A dimostrare l'amore svevo e angioino nei confronti della Cattedrale di Foggia è anche la decisione di Federico II e di Carlo I di lasciare una traccia della loro presenza qui.
Federico II, infatti, decise, morendo, di far conservare il suo cuore all'interno dell'edificio. Decisione simile prese Carlo D'Angiò che, nella Cattedrale, fece seppellire le sue viscere.
Questi resti furono conservati fino al 1731, quando un violento terremoto distrusse tutto.
Dopo il terremoto del 1731 la Cattedrale venne ricostruita sul modello di quella di Troia.
Foggia - Cattedrale |
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Cattedrale di Foggia subì gravi danni, causati dal bombardamento del 19 agosto 1943. Fu in seguito a questi avvenimenti che si decise di trasferire l'Iconovetere nella Cattedrale di San Marco in Lamis, paese nel quale molti foggiani si erano rifugiati.
Solo nel 1944 l'Icona torno, accompagnata dall'emozione e dalla devozione dell'intera popolazione, a Foggia.
Foggia - Cattedrale |
La Cattedrale di Foggia conserva ancora oggi, nella facciata, parte dell'originaria opera romanica.
Spicca il cornicione popolato di sculture di animali, opera dell'architetto - scultore Bartolomeo da Foggia.
Particolare attenzione merita anche il ricco Portale di San Martino, che si apre sul fianco sinistro dell'edificio.
All'interno, la Cattedrale di Foggia si presenta a croce latina con cupola in stile rococò, frutto della ricostruzione successiva al terremoto.
Spicca all'interno del tempio l'imponente altare maggiore. Opera settecentesca l'altare, in marmi policromi, è affiancato da due grandi angeli marmorei.
Importante è la cappella maggiore dell'Iconavetere, che si trova al lato del presbiterio, chiusa da una cancellata bronzea e caratterizzata da un ricco altare marmoreo del Settecento.
I grandi finestroni, opera dell'architetto Guido Milone, risalgono agli anni Trenta e rappresentano scene e soggetti legati alle vicende della Cattedrale, come il ritrovamento dell'Iconavetere, Carlo I d'Angiò e Ferdinando d'Aragona che convoca nella chiesa prelati e baroni prima di muovere contro i Turchi ad Otranto.
Foggia - Cattedrale |
Di commovente bellezza e legato ad un curioso avvenimento è il crocifisso ligneo, ultima opera del predicatore milanese Pietro Frasa.
Si racconta che nel 1933, durante una processione, dalle sue stimate si sprigionarono, per circa un quarto d'ora, delle scintille.
Sotto la Cattedrale si trova la cripta con capitelli, opere di Nicola di Bartolomeo, e vari affreschi.
Ad arricchire ulteriormente l'edificio è il Campanile, costruito con le attuali forme dopo il terremoto del 1731, che distrusse la precedente struttura.
La Cattedrale di Foggia è un tesoro, sopravvissuto a calamità naturali ed eventi bellici, da scoprire per conoscere la storia di Foggia e della Puglia e alcuni dei grandi personaggi che l'hanno amata e resa protagonista delle loro vite.
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