sabato 19 novembre 2011

Il Convento di San Matteo Evangelista

Il Convento di San Matteo Evangelista domina dall'alto il territorio che lo circonda, ricordando, in questo modo, il ruolo preminente che aveva durante il Medioevo.
S. Marco in Lamis (FG) - Convento di S.Matteo Evangelista
Poche sono le notizie sicure sulla nascita del complesso religioso. Si sa che già nel V - VI secolo i pellegrini molisani e abruzzesi che si dirigevano alla Grotta di San Michele Arcangelo (San Michele Arcangelo in Puglia) in questa zona, che si trovava ad un giorno di cammino dalla loro meta, trovavano rifugio. Questo potrebbe avvalorare l'ipotesi dell'esistenza di una chiesa e di un ospizio già in quel periodo.

Convento di S.Matteo Evangelista

La prima data certa della storia del Convento è l'anno 1007, quando i monaci benedettini fondarono l'attuale nucleo dell'edificio, che divenne ben presto centrale nella vita sociale della zona. Basti pensare che pochi anni dopo, a valle del convento nacque un sobborgo di pastori che fondarono l'attuale San Marco in Lamis.

I Benedettini aumentarono l'influenza e il potere del convento, fino a quando le lotte intestine alla chiesa non li travolsero, causando una grave crisi dell'Ordine e dei suoi possedimenti. Il Convento subì i contraccolpi di questa crisi, passando ben presto sotto le cure dei Cistercensi (1311), che però non riuscirono a migliorare la situazione. 

Convento di S.Matteo Evangelista

Solo l'arrivo dei frati francescani, nel 1568, riuscì a risollevare le sorti del Convento, che tornò allo splendore e alla potenza antica. Fu in questo periodo che il monastero ricevette la reliquia dell'apostolo evangelista Matteo, un dente molare, che ancora oggi conserva. La reliquia fece aumentare l'afflusso dei pellegrini, che salivano sul monte Gargano, oltre che per chiedere una grazia al Santo, alla ricerca di una spiritualità che difficilmente riuscivano a raggiungere in altri luoghi.

L'onda rivoluzionaria lambì il monastero. Mentre tutti gli altri conventi venivano requisiti e gli ordini religiosi erano soppressi, il Convento fu risparmiato affinché offrisse rifugio e ospitalità ai religiosi cacciati dalle altre strutture. 
Ma la sorte cambiò anche per il Convento. Dopo l'Unità di Italia, anche i Francescani dovettero piegarsi alle nuove leggi. Il Convento passò nella mani del Comune di San Marco in Lamis e quando i frati ritornarono ad abitarlo, nel 1902,  trovarono tutto in uno stato di abbandono e rovina, che, grazie all'aiuto dei cittadini, divenne un triste ricordo.
Convento di San Matteo Evangelista
Il monastero, posto nell'ambito del Parco Nazionale del Gargano, si trova immerso in paesaggio e in una posizione unica nel suo genere.

Convento di San Matteo Evangelista

L'edificio conserva la testimonianza dei numerosi eventi che hanno segnato la sua storia. La posizione e i contrafforti davano l'idea di una fortezza, più che di un edificio religioso.
Nel 1838 venne costruita la scalinata che conduce all'ingresso, che a sua volta immette nel chiostro rettangolare, eredità dello spirito benedettino originario.
La chiesa ha un'unica navata, in fondo alla quale troviamo l'altare con la statua di San Matteo. Originariamente questa statua raffigurava Gesù Cristo, poi un anonimo frate aggiunse una penna alla statua, a simboleggiare la penna con la quale San Matteo scrisse il suo Vangelo. Da quel momento la statua rappresentò per tutti l'Evangelista. 
Sui muri si notano i resti di affreschi medievali, tra i quali c'è la rappresentazione di San Francesco in visita sul Gargano e i resti di un San Giovanni Battista.

Oggi il Convento vede i visitatori e i pellegrini aumentare, anno dopo anno, grazie alla vicinanza sia con Monte Sant'Angelo sia con San Giovanni Rotondo, con le quali racchiude un triangolo di spiritualità e religiosità

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