La Chiesa di San Cataldo, nel cuore del borgo antico di Taranto, è la prova dell'amore e dell'affetto dei Tarantini verso il loro Santo Patrono, amore che è dimostrato anche durante le affollatissime celebrazioni in Suo onore (Dall'Irlanda a Taranto. San Cataldo sbarca nella Città dei Due Mari).
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Tradizione tarantina vuole che la chiesa sorga su un antico santuario, all'interno del quale erano custodite le reliquie del Santo. Molto probabilmente il sarcofago del Santo era interrato nella zona dell'attuale battistero, probabilmente dove sorgeva l'antica cappella di San Giovanni in Galilea. La scoperta di queste reliquie, secondo la tradizione, sarebbe avvenuta in occasione di lavori di restauro dell'antica Cattedrale bizantina.
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Il Duomo di San Cataldo, o Cattedrale, fu costruito dai Bizantini, nella seconda metà del X secolo, durante i lavori di ricostruzione della città, voluti dall'imperatore Niceforo II Foca dopo la distruzione di Taranto ad opera dei Saraceni.
Negli ultimi anni dell'XI secolo l'impianto bizantino venne rimaneggiato e si costruì, sotto il dominio normanno, l'attuale Cattedrale a pianta basilicale. La nuova costruzione incorporò la vecchia costruzione, conservando alcune caratteristiche e strutture bizantine.
Nel XII secolo fu innalzato il campanile normanno, poi distrutto da un terremoto nel 1456 e sostituito da quello attuale durante i lavori di restauro del 1952.
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Alla struttura normanna, nel 1713, venne aggiunta la facciata barocca, opera dell'architetto leccese Mauro Manieri.
All'interno la Cattedrale presenta interessanti particolari da notare, come i capitelli, che sormontano la duplice serie di otto colonne, o le pareti interne, una volta arricchite di stucchi e affreschi e che successivamente vennero dotate di altari e cappelle gentilizie, più volte, nel corso dei secoli, abbattute e ricostruite.
Ma a colpire l'attenzione sono due elementi: il soffitto a cassettoni, dorato, e il mosaico.
Il mosaico, di cui oggi sono rimasti solo alcuni frammenti, venne realizzato nel 1160 dal mosaicista Petroius. Un disegno eseguito nel 1844 mostra che era composto di tre parti: una meridiana, lungo la navata centrale, e due laterali, nelle navate minori. Nella parte meridiana era presente la leggenda aviatoria di Alessandro Magno, simbolo della superbia punita. Il mosaico tarantino è molto simile a quello conservato nella Cattedrale di Otranto (Pantaleone e l'Albero della Vita).
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Ai lati dell'altare troviamo due cappelle, quella di San Cataldo (detta anche Il Cappellone) e quella del Santissimo Sacramento.
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Il Cappellone di San Cataldo è composto da due ambienti, un vestibolo, corrispondente all'antica cappella, fatta costruire nel 1151 per porvi le reliquie di San Cataldo, e la cappella di forma ellittica. Le pareti sono rivestite da intarsi di marmi colorati, reimpiegati da antichi edifici.
La cappella conserva ancora le reliquie del Santo. La tomba è posta all'interno dell'altare in marmo, impreziosito da madreperla e lapislazzuli. Sopra l'altare, in una nicchia, è conservata la statua argentea del Santo, che viene portata in processione durante i festeggiamenti di Maggio.
Taranto - Campanile di San Cataldo |
Sul lato sinistro dell'altare troviamo la Cappella del Santissimo Sacramento, che anticamente era la sede dell'omonima arciconfraternita.
La cappella mostra chiaramente i segni del rifacimento barocco del 1657. Sulle pareti sono presenti tre dipinti. Sull'altare si trova la tela della Madonna della Salute, proveniente dal Santuario di Monteoliveto.
Sotto l'edificio, si trova la cripta risalente alla fase bizantina.
Sulle pareti si notano frammenti di affreschi del Duecento e del Trecento, che un tempo decoravano l'intero ambiente. Interessante è il trittico raffigurante San Cataldo, Maria Maddalena e Santa Egiziaca, dove si può notare la sovrapposizione di immagini risalenti ad epoche diverse.
E' visibile, all'interno della cripta che ospita diverse tombe di vescovi tarantini, un sarcofago, risalente alla fine del XIII secolo, sul quale un bassorilievo raffigura un defunto, forse una fanciulla, sorretto da due angeli, in ascesa.
Taranto - Duomo di San Cataldo |
Se siete a Taranto, una visita a questa stupenda testimonianza d'amore verso un Santo è obbligatoria.
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