venerdì 18 novembre 2011

La Cattedrale di Andria

Si racconta che i tredici cavalieri italiani che parteciparono alla Disfida di Barletta (La Disfida di Barletta. Italia vs. Francia, prima di Zidane e Materazzi), prima di andare ad affrontare i cavalieri francesi, si raccolsero in preghiera, nella Cappella dedicata a S. Riccardo, nella Cattedrale di Andria, giurando di vincere o morire. 
Andria - Cattedrale
All'esterno della Cattedrale è visibile, ancora oggi, una lapide di marmo che ricorda l'evento e la promessa fatta dai cavalieri guidati da Ettore Fieramosca.

Andria - Cattedrale

La Cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, risale al periodo normanno, quando Goffredo d'Altavilla, signore della città, decise di far costruire un nuovo edificio religioso su una precedente costruzione, la Chiesa di S. Pietro, che venne inglobata nella nuova Chiesa e che oggi è la Cripta della Cattedrale. La Chiesa di S. Pietro custodiva le spoglie del patrono della città, S. Riccardo d'Inghilterra, che ancora oggi sono conservate nella Cattedrale.

La Cattedrale divenne ben presto il centro della vita religiosa di Andria.

Nel 1350, Andria venne attaccata e distrutta dai mercenari al soldo del re d'Ungheria, Luigi. Anche la Cattedrale subirà il destino della città, venendo saccheggiata e distrutta. Nel 1438 la Chiesa venne fatta ricostruire e ampliare per volere del duca Francesco II del Balzo. 

Andria - Cattedrale

Successivamente, la Cattedrale subirà altre trasformazioni, venendo rimaneggiata tra il XVII e il XVIII secolo e nell'Ottocento, quando venne costruito il porticato in stile neo classico. Oggi l'edificio si presenta in stile tardo gotico.

All'interno, la Cattedrale è divisa in tre navate. Oltre alla Cappella dedicata a S. Riccardo (detta anche il "Cappellone"), troviamo, alla destra del presbiterio, la Cappella della Sacra Spina, che conserva una spina della Corona di Gesù. La reliquia, donata alla Cattedrale da Beatrice d'Angiò nel giorno del suo matrimonio con il duca Beltrando del Balzo, ogni Venerdì Santo vede ravvivarsi, miracolosamente, le macchioline di sangue presenti sulla sua superficie. 

Andria - Cattedrale (Cripta)
Dalla Cappella della Sacra Spina si entra nella Cripta, l'antica chiesa di S. Pietro. La Cripta fu usata come ossario e totalmente riempita di scheletri e terriccio e venne dimenticata fino ai primi del 900 quando venne ripulita e riaperta al culto. Al suo interno sono conservate le sepolture di due delle mogli di Federico II, Jolanda di Brienne e di Isabella d'Inghilterra. Le due sepolture, un tempo, erano in due distinti mausolei, all'esterno della Cattedrale, che furono distrutti dagli Angioini, nemici degli Svevi e loro successori nel Meridione.

Andria -  Cattedrale (Campanile)

Accanto all'edificio troviamo il Campanile, anche questo di epoca normanna. La struttura sorge su una torre d'età longobarda ed è frutto di diverse epoche storiche. Sulla sua cima possiamo vedere un gallo, posto su una sfera metallica, che segna la direzione del vento. Il gallo ricorda il passaggio in città di S. Pietro. 
Nel 44 d.C., infatti, S. Pietro, durante il viaggio verso Roma, si fermò ad Andria, dove celebrò una messa evangelizzando la comunità, allora pagana. Questo episodio è ricordato dall'inserimento del gallo, simbolo di S. Pietro, sulla cuspide del Campanile, al posto della solita Croce.

Oggi, dopo i recenti restauri, la Cattedrale si presenta ai turisti e agli abitanti di Andria, nel pieno splendore della sua bellezza.

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