martedì 11 ottobre 2011

Cisternino. Arte, storia e sapori.

Non esiste un momento migliore degli altri per visitare Cisternino. D'estate durante una delle tante sagre che animano il piccolo borgo. D'inverno quando il profumo dei camini riempie le viuzze del centro storico. Ogni momento, insomma, è buono per venire a Cisternino.
Cisternino
Il borgo, in provincia di Brindisi, si affaccia su quella parte della Valle d'Itria conosciuta come Murgia dei Trulli, per le tante tipiche costruzioni che qui sorgono.
Cisternino

Cisternino offre, con il suo centro storico, un chiaro e stupendo esempio di architettura spontanea. Suggestivo è l'alternarsi tra spazi interni ed esterni, tra case, vicoli e cortili, risultato di scelte architettoniche dettate da ragioni pratiche, da un forte senso della comunanza e del vicinato. Non si cerca la soluzione artistica ma l'aggregazione attraverso gli spazi condivisi, pubblici e privati allo stesso tempo.

Cisternino

Nel centro storico, palazzi, come il Palazzo Vescovile o il Palazzo del Governatore, si trovano a convivere con un dedalo di viuzze, archi, scalette e ballatoi rimasti intatti nel tempo.

Il territorio del comune è abitato sin dal Paleolitico. Dove oggi ci sono masserie, un tempo stanziavano nuclei umani provenienti dal nord Italia o dall'area siculo - africana, che hanno lasciato numerose tracce del loro passaggio.

La storia di Cisternino è, quindi, millenaria, come dimostrano i reperti di epoca romana ritrovati nelle vicinanze del Santuario della Madonna d'Ibernia.

Lo sviluppo dell'attuale centro storico sarebbe riconducibile ai monaci basiliani che nel Medioevo popolavano la zona.

Cisternino

Cisternino passò sotto le varie dominazioni che la facevano da padrone nel sud Italia. 
Per un breve periodo il borgo fu sotto il potere della Repubblica Veneziana, che dovette ben presto cedere il potere agli Spagnoli, che vessarono così tanto la popolazione da far nascere un sentimento di ribellione nella cittadinanza, la quale pres parte a tutti i moti antifeudali, da quello di Masaniello fino alla nascita della Repubblica Napoletana.
Anche durante il Risorgimento Cisternino fu una piazza molta attiva. Erano presenti in città dei gruppi di Carbonari e, successivamente, un gruppo mazziniano, aderente alla Giovane Italia.

Passeggiando per Cisternino, tra i borghi più belli d'Italia, è possibile ammirare la Chiesa di S. Nicola, costruita nel XIV secolo sui resti di un'antica chiesa paleocristiana costruita e utilizzata dai monaci basiliani, e l'antica porta d'ingresso della città, la Torre Normanno - Sveva, di epoca medievale.
Cisternino
A pochi chilometri dal centro cittadino c'è il Santuario della Madonna d'Ibernia. Leggenda vuole che sarebbe stata la Vergine, durante una sua apparizione, ad indicare il luogo dove far sorgere il Santuario. Il terreno circostante, come già detto, è ricco di testimonianze di epoca romana e medievale. 
Il luogo è particolarmente caro alla cittadinanza che durante la Pasquetta vi si reca a festeggiare e a passare la giornata.
Cisternino

Cisternino, però, non è solo arte e storia. Da diversi anni, ormai, la città viene spesso nominata per le sue macellerie, con le annesse piccole osterie, nel centro storico. Sono i "Fornelli", dove comprare la carne al banco, farsela cucinare nei forni a legna e mangiarla nei locali adiacenti. Qui si possono gustare le tipiche bombette, involtini di manzo ripieni di formaggio e prosciutto, e i gnummareddi, involtini di interiora (fegato, polmoni e rognone in budella) stretti all'interno del budello di agnelli o di capretti.
Cisternino
Cisternino è tutto questo. Arte, storia e sapori.

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