sabato 29 ottobre 2011

La Grotta della Poesia

C'era una volta una bellissima principessa che ogni giorno era solita fare il bagno nella acque limpide e fresche di una grotta. La bellezza della principessa era diventata una leggenda e quando la notizia dei suoi bagni si diffuse schiere di poeti si recarono vicino a questa grotta per ammirarla e per comporre migliaia di versi di poesie per decantare la sua bellezza...
Roca Vecchia (LE) - Grotta della Poesia
Oggi quella grotta esiste ancora. E' la Grotta della Poesia a Roca Vecchia, a pochi chilometri da Otranto.

La Grotta venne scoperta dal professor Cosimo Pagliara che si ritrovò davanti agli occhi, durante la prima esplorazione, migliaia di iscrizioni che si sovrapponevano e che spaziavano dai tempi della preistoria fino a scritte in greco e in latino.

Roca Vecchia (LE) - Grotta della Poesia

La Grotta è una cavità scavata dal mare e nel corso dei secoli ha subito notevoli mutamenti geologici, dovuti a crolli verificatisi a causa dell'opera erosiva del mare. Un tempo, infatti, il mare un pò più distante e la grotta era un valido rifugio dove ripararsi durante le intemperie e per fuggire dai pericoli.

Il nome della Grotta deriva dal termine greco medievale posia, che significa sorgente di acqua dolce. Un riferimento, quindi, alla fonte che in passato scorreva al suo interno e i cui segni sono ancora visibili.
Roca Vecchia (LE) - Grotta della Poesia (incisioni)
In molti, però, continuano a pensare che il nome derivi, più poeticamente, dalla storia della principessa e dei poeti che ne decantavano la bellezza.

Roca Vecchia (LE) - Grotta della Poesia

Durante le varie esplorazioni della Grotta sono avvenuti interessanti ritrovamenti al suo interno. Si pensa che in passato la Grotta fosse un santuario di una divinità indigena, il cui nome è riportato molte volte sulle pareti, Thaotor Audirahas, successivamente latinizzato in Tutor Adraius. Il culto di questa divinità è connesso a pratiche di guarigione. Una parte del rito prevedeva l'incisione di figure e testi sulle pareti della grotta, che nel tempo, è diventata uno smisurato archivio di testimonianze epigrafiche.

Oggi la Grotta, seppur cambiata, conserva intatto la sua bellezza e le incisioni rappresentano un'incredibile testimonianza della storia pugliese più antica.

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