venerdì 7 ottobre 2011

Vita da nobili a Taranto. Palazzo Carducci

Taranto Vecchia non è animata come la città vecchia di Bari, non ci sono tutti quei locali che illuminano la notte e i giovani a tirar tardi ed a popolare la movida. Magari alcune zone non sono ben illuminate e certi aspetti del luogo potranno sembrare un pò troppo pittoreschi a chi si ritrova ad osservarli per la prima volta, ma certamente non  questo angolo di città, questa isola ha nulla da invidiare per bellezza e storia che qui, unita alla terra ferma da un piccolo ponte di pietra e da un capolavoro dell'ingegneria meccanica, sono custodite.
Taranto - Città vecchia (veduta)
(Foto di Bartolomeo Giove)
Basti pensare all'imponente Castello Aragonese, alle Colonne doriche, vestigia di un passato glorioso, alle tante chiese sparse per tutto l'antico borgo, al Duomo di San Cataldo, con i suoi marmi policromi, alla Chiesa di San Domenico, che custodisce la memoria delle tradizioni pasquali tanto care ai tarantini. E poi i tanti palazzi nobiliari, nobiltà mercantile quella tarantina, spesso affacciati sul mare, in modo da poter controllare le merci e le navi che entravano nel porto cittadino. Tra questi spicca, sicuramente, Palazzo Carducci Artenisio.
Taranto - Palazzo Carducci
Palazzo Carducci è uno dei pochissimi palazzi del borgo antico ad aver conservato le caratteristiche nobiliari originarie.


La famiglia Carducci era una delle più nobili di Taranto, discendenti di una nobile famiglia fiorentina, che durante l'età comunale, aveva ricoperto ruoli di prestigio a Firenze, finchè il loro cursus honorum non venne interrotto dal partito mediceo contro il quale si schierarono e furono costretti all'esilio. Giunti a Taranto, incominciarono ben presto a ricoprire importanti incarichi anche nella città dei due mari e a stringere rapporti di alleanza, attraverso legami matrimoniali, con le altre nobili famiglie tarantine.
Il palazzo venne costruito nel Seicento per volontà di uno dei maggiori esponenti della famiglia Carducci, Ludovico.
L'edificio si sviluppa intorno ad un cortile interno su due piani.
Al piano terra sono, ancora oggi, visibili, gli abbeveratoi e i ganci per i cavalli, la rimessa per le carrozze, gli alloggi per la servitù, una pensilina in stile liberty, risalente ai primi anni del Novecento ed unico elemento che si discosta dallo stile tradizionale e classico del resto dell'edificio. Svetta su tutto l'aquila nera con due teste coronate, stemma della famiglia.
Taranto - Palazzo Carducci


Una scala monumentale a doppia rampa conduce all'appartamento nobiliare, dove si possono ammirare  le stanze, con arredi e ceramiche pregiate, e quadri di notevole valore.
Sempre al piano nobile si trova una ricca biblioteca, che conserva oltre cinquemila volumi, e la cappella di famiglia, che custodisce una reliquia della Croce di Gesù.
Il palazzo nel corso dei secoli è sempre stato abitato dai discendenti della famiglia Carducci, fatto che ha permesso di preservare le caratteristiche tipiche delle dimore nobiliari, pur effettuando accurate operazioni di restauro degli interni e della facciata.
Taranto - Palazzo Carducci
Il palazzo, inoltre, è il simbolo di quella apertura mentale e amore verso l'arte e la cultura, aspetto tipico a molte nobili famiglia tarantine, che oltre che dedicarsi alla politica e alla cura dei propri interessi, dimostravano passione verso la cultura, il bello, l'arte.

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