lunedì 24 ottobre 2011

Il Castello di Terra a Brindisi.

Quando gli Svevi conquistarono Brindisi, i Brindisini non si dimostrarono molto disponibili nei confronti dei nuovi regnanti. 
Federico II cercò di accattivarsi la simpatia dei nuovi sudditi. Qui organizzò le sue nozze con Jolanda di Brienne (1225) e di qui decise di partire per la Sesta Crociata (1228). Ma questo non servì a molto. I Brindisini continuarono a a ribellarsi e a mal sopportare il nuovo signore, rimanendo fedeli ai Normanni.
Brindisi - Castello Svevo
Fu così che l'imperatore svevo diede l'ordine di costruire il Castello, che più che difendere da attacchi esterni serviva per difendersi dagli abitanti della città. 

Brindisi - Castello Svevo

I lavori per la costruzione videro l'impiego di materiali provenienti dalle antiche mura e da altri monumenti in rovina presenti in città, come l'anfiteatro romano e alcuni templi. 

Terminati i lavori il Castello, oltre che ad ospitare Federico II, servì come quartier generale delle sue truppe, specialmente dei fedeli Saraceni e dei Cavalieri Teutonici.

La costruzione sveva si sviluppa attorno ad un cortile circondato da un'alta muraglia munita di un imponente mastio con funzione di entrata e altre sei torri.

In epoche successive, il Castello subì numerose trasformazioni.

Carlo I d'Angiò fece costruire, tra il 1272 e il 1283, al suo interno un palazzo reale. 

Brindisi - Castello Svevo

Nel XV secolo, Ferdinando I di Napoli ampliò ulteriormente il castello, modificandolo secondo le nuove esigenze emerse dall'apparizione delle armi da fuoco. Fu, quindi, costruita un'ulteriore cinta muraria, più bassa e più spessa della precedente. 

Brindisi divenne un protettorato di Venezia e il Castello venne esaltato dagli inviati lagunari in città. 

Con il passare del tempo e con l'affievolirsi della minaccia turca, il Castello perde la sua importanza strategica. 

Fu così che Gioacchino Murat decise di trasformarlo in un penitenziario. Funzione che conserverà a lungo, fino allo scoppio delle due guerre mondiali.
Brindisi - Castello Svevo
All'inizio del Ventesimo secolo il Castello, come quello di Taranto (Il Castello Aragonese di Taranto), diventò sede del Comando della Marina Militare italiana. 
Durante le due guerre mondiali fu utilizzato come importante base navale.

Quando Brindisi diventò, per un breve periodo, capitale d'Italia (10/09/1943 - 11/02/1944), il Castello ospitò il re Vittorio Emanuele III.

Brindisi - Castello Svevo

Oggi, pur essendo una base militare, il Castello conserva intatta la sua forma originaria, voluta da Federico II e l'imponenza della sua doppia cinta muraria.

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