Nel cuore della Lecce barocca si trova uno dei migliori esempi di architettura italiana della Controriforma, la chiesa di Sant'Irene dei Teatini.
Lecce - Sant'Irene dei Teatini |
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La chiesa, dedicata a Sant'Irene, protettrice di Lecce fino al 1656, quando Alessandro VIII proclamò come patrono Sant'Oronzo, fu costruita tra il 1591 e il 1639, anno della sua consacrazione, secondo i progetti del teatino Francesco Grimaldi, che lavorò alla costruzione della chiesa di Sant'Andrea a Roma. Ecco spiegato il motivo della somiglianza tra i due edifici.
Tanti sono gli avvenimenti della storia leccese che hanno avuto come sfondo la bella chiesa.
Qui, nel 1797, venne in visita il Re di Napoli Ferdinando IV di Borbone. Qui venne allestito il seggio del plebiscito che sancì l'ingresso di Lecce nel Regno di Italia, nel 1860.
Lecce - Sant'Irene dei Teatini |
La chiesa di Sant'Irene si staglia monumentale dirigendosi lungo Corso Vittorio Emanuele verso il Duomo leccese.
La facciata è divisa in un doppio ordine, scandito da paraste collegate da festoni.
Nell'ordine inferiore le colonne sono intervallate da nicchie vuote e da cartigli, mentre, nell'ordine superiore, è una grande finestra a dividerle.
Lecce - Sant'Irene dei Teatini |
Il portale è sormontato dalla statua lapidea di Sant'Irene (1717).
La facciata è dominata dall'incisione, sulla trabeazione, della dedica latina Irene Virgini et Martiri.
All'interno la chiesa di Sant'Irene è a croce latina, con un'unica navata aperta nei fianchi da tre cappelle comunicanti tra loro e con cupole ellittiche, illuminate da luce propria.
Nel braccio sinistro del transetto si trova il monumentale altare di Sant'Irene, elemento di spicco della cultura barocca leccese.
Il dossale dell'altare è arricchito dalla tela della Santa (1639) sotto la quale si trovano nove busti di Santi che racchiudono le reliquie del personaggio raffigurato.
La chiesa di Sant'Irene rispecchia, nella sua maestosa bellezza, la devozione, il rispetto e l'amore che i leccesi avevano per la Santa e rappresenta una delle vette artistiche più elevate del capoluogo salentino.
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